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Brillo (ma non troppo)

8 Gen

Esci, incontra gente. Vivi.

Questo il messaggio che ha voluto inviarmi una mia cara amica che, a suo dire, non trova una spiegazione sensata alla mia situazione di dissesto sentimentale.
Uno come me, ripetono ormai senza soluzione di continuità (ma a stento riescono a convincermi), non dovrebbe avere problemi di tal sorta.

Apprezzo moltissimo la fiducia che le persone ripongono nei miei mezzi e nella mia persona, e sarei uno sciocco a non compiacermene, ma se c’è qualcosa che la mia modesta esperienza ha avuto modo di insegnarmi, è il senso della misura.
Ossia non sottovalutare gli altri e non sopravvalutare se stessi.
Pur riuscendo in entrambe le cose, è innegabile che la seconda mi venga quasi spontanea e naturale, pur non sconfinando MAI in vittimismo et similia.

La situazione è stabile ma aperta.
Ed io non mi lamento per nulla, abituato come sono a pazientare, far fermentare, attendere che l’alcolico elemento prenda un gusto ed abbia un corpo.
Che un giorno si possa bere, assaporare e che dia alla testa,  si, ma in maniera dolce, senza limitarsi ad essere la sbornia che si esaurisce in una notte.

Venghino Siore (non Siori, per ora… -.-‘), venghino! xD

Ps:
– questo non è un annuncio matrimoniale.
– questa non è una richiesta di Escort.
– Non vendo il vino fatto in casa -.-‘

Le avventure dei borsisti di Diritto Privato: un week end a Sperlonga – Parte seconda: eeeh, vuoi da bereee…

10 Lug

…ed effettivamente quella sera il sole tramontò.

Anche il mio stomaco si dovette accorgere della fine della giornata, poichè altro non faceva che lamentarsi e brontolare. Forse perchè già sapeva della pasta col pesce!

Fatto sta che una regola da rispettare per il buon giurista, prevede che prima dopo e durante i pasti si ingurgiti una certa quantità di alchool. Quantità d’alchool che il giurista stesso deve procacciarsi con le sue abili mani: per questo motivo prima di cena i giuristi maschi, come da antica tradizione, si recano presso il market locale per acquistare qualche bottiglia di vino da utilizzare durante la cena.

Dobbiamo precisare innanzitutto che il Giuseppe1 è diventato col tempo un abile e provetto cuoco: d’ altra parte si sa, la vita dello studente fuori sede fa nascere delle doti inaspettate, anche se di queste doti qualcuno dubita e si chiede: " se cucina cosi bene perchè ha perso 20 kg da quando si è trasferito qui?". La dottrina maggioritaria afferma che ciò è dovuto alle abbondanze con cui qualsiasi ragazzo di origine calabra viene ingozzato fin da tenera età, che sono venute a mancare. Tuttavia una tesi minore, ma secondo noi da accogliere, punta invece il dito sulle scarse porzioni a cui oramai si è abituato.

Per questo ultimo motivo, credo, la sera ai fornelli abbiamo il Giuseppe2. Che come da programma per 5 persone utilizza 500 grammi di pasta (tra i commenti del Giuseppe1, che invece insiste per pesare i soliti 78g a testa), ma anche e soprattutto, mette in una seconda pentola altri 200g da dividere tra me e lui! Complimenti per il sugo, veramente ottimo (il pesce inoltre era fresco, e con l’afa di questi giorni..), e per le porzioni, finalmente abbondanti!!

Una volta rifocillati, e spazzolate le due ottime bottiglie di vino fino all’ultima goccia (perchè si sa, per la raccolta differenziata devono essere pulite ^^), eravamo finalmene pronti per il rum e pera che già avevamo utilizzato in precedenza con un piccolo antipasto.
E quindi rum e pera per tutti, ed ogni gesto era accompaganto da un sorso…ma i gesti dovevamo farli uno alla volta, perchè i bicchieri per il rum erano…UNO! Cosi, dovendoci preparare per la sera, chi beveva andava in bagno a prepararsi, e così a turno, e poi uscendo dal bagno, un’altro sorso. Una sorta di roulette impazzita per casa, qualcuno avrà anche barato e sarà andato in bagno due volte per bere il doppio, e chi c’ha capito niente.

L’alchool in corpo cominciava ad essere consistente, ma ancora tenuto a bada dall’ingente (almeno per due di noi) quantità di pasta ingerita. Facendo una rapida osservazione, e verificando il nostro stato, abbiamo appurato che ancora tutti ricordavano il nome degli altri, e alcuni addirittura possedevano la capacità di fare calcoli.
Così la prossima tappa non poteva che essere lui….IL PUB, per finirci completamente.

Sperlonga ha un bellissimo borgo arroccato sulla collina, dal quale godere di ottime viste panoramiche, e di uno splendido paesaggio, oltre che la cittadina in sè, molto carina e ben fatta (questo l’ho copiato dal depliant perchè nessuno la ricordava xD ). L’unico problema è il free climbing per arrivare su, una pendenza media del 25 % e nessuna curva per riprendere fiato!
Ma incuranti del pericolo arriviamo al pub…
Il servizio è molto veloce, tanto che durante l’attesa qualcuno di noi palesa già l’idea del cornetto prevedendo di fare mattina.
Ma improvvisamente il cameriere arriva.
Prendiamo 3 cocktail, ma non Serena e Giuseppe2.
Loro vogliono altro. Serena dice al cameriere qualcosa che mi sembra suonasse così: "rabahana sokierto ertusian anejo". Il cameriere la guarda attonita e con gli occhi spalancati. Io, colto alla sprovvista, scorro velocemente la rubrica del cellulare, in preda all’ansia,ma non trovo la voce "esorcista"… fortunatamente in seguito all’orrido suono, Serena poggia il dito sul menù indicando qualcosa che, inizialmente offuscato, appare ai miei occhi successivamente come un bicchiere di Rum. Cubano o qualcosa del genere, e ovviamente in lingua originale.

Passata la paura possiamo finalmente e nuovamente bere.