Bisognerà, prima di passare ai rimedi, analizzare quali siano i comportamenti tipici del soggetto fratello fascista (detto comunemente “fascistello”) in modo che anche i meno avveduti si rendano conto ed individuino eventuali soggetti della stessa specie all’interno del proprio nucleo familiare.
I soggetti “fascistelli” usano ostentare la loro fede attraverso appiccicume vario appeso ai muri delle camere. Solitamente campeggia ampia fotografia del mascellone, ma attenzione a distinguere chi l’appende correttamente (cioè a testa in giù, come poi è finito l’originale) e chi nella storica posizione di possenza e masculinità: nel primo caso avrete in casa un sano comunista che, se non riempie di orgoglio, quantomeno può essere classificato come il male minore.
Attenzione anche alle strategie. Ad esempio, nel mio caso particolare, la mascella campeggia accanto ad una tetta della Canalis (e sono di uguali dimensioni); questo è il chiaro simbolismo fascista, e questo è il suo meccanismo: avvicinando qualcosa di molto piacevole a qualcos’altro di molto squallido, si vuole rendere piacevole anche quest’ultimo.
Nel mio caso, però, il risultato è che odio la Canalis (ed in modo particolare la sua tetta destra).
Questo a dimostrazione che la strategia fascista, anche se a caro prezzo, può essere resa innocua.
Attenzione anche alle svastiche e ai fasci littori, soprattutto se cercano di farveli passare come storici e sacri simboli della romanità.
Solitamente al soggetto fascistello si associa un livello di Q.I. di segno negativo. E si fa poi al cubo.
Altri atteggiamenti che possono indurre a dubitare della presenza di materia grigia all’interno del soggetto (altro sintomo e/o conseguenza dell’essere fascistello) sono:
– scarsa considerazione della donna: nulla di sensato esce dalla bocca femminile. A meno che non ce l’abbiano introdotto loro qualche minuto prima.
– daltonismo: si vestono di nero per insultare chi di nero è vestito per natura (invidia?).
– scarsa considerazione dell’altro: perché l’altro è nessuno.
– utilizzo frequente dell’elemento fuoco: inceneritori per extracomunitari, molotov, Fiamma Tricolore. Ma mai “fornello del gas”. Ad uso cucina, ovviamente.
– mire espansionistiche et colonialistiche: mio fratello occupa tutto ciò che mi appartiene e lo rivendica con orgoglio. Delle volto trovo bandiere italiane piantate sulla cena, a delimitare il suo territorio.
– perdita di memoria: se gli presti 50 euro, lui rimuove. Tu dimenticali.
Se te li presta lui: ipotesi non pervenuta.
– distorto senso della proprietà: se compra qualcosa è suo. Se si compra in due è suo. Se lo comprano altri è a fasi alterne un po’ suo e un po’ di suo libero utilizzo. Questo è da ricondurre in parte al punto precedente.
Esclusa l’emigrazione (troppo costosa), messa da parte l’impiccagione (perchè li farebbe sembrare ancor più simili alla loro musa…ehm..mascella ispiratrice), l’unico rimedio che rimane è la pazienza.
Ho infatti appurato che eventuali tentativi di conversione e/o conversazione sono del tutto inutili e anzi peggiorano la situazione.
La prevenzione è un’ottima arma, soprattutto da piccoli. Cercate di non fargli frequentare compagnie sbagliate, aiutatelo a chiamare “compagno” il suo amico di classe e non “camerata”, fategli leggere Travaglio appena è in grado.
Convincetelo che due poster della Canalis sono meglio di uno. In alternativa anche uno del Che che tanto ha i capelli lunghi uguale.
Fategli capire che la Shoa c’è stata.
E fategli intendere che non deve ripetersi.
Chiaro che, una volta persa la pazienza, bisogna passare alle maniere forti.
Minacciatelo. Ditegli che diventerà come Berlusconi: basso, pelato e stronzo.
(Magari aspettate che Berlusconi passi a miglior vita, sia mai che lo rivoti…)
E se neanche questo funziona…fate come faccio io…IGNORATELO.
Jaku
dove avete sbagliato??
Credo l’errore sia stato al momento del parto… sai che una volta si usava uno strano strumento..la celebre ventosa, per tirare fuori i bambini…
Beh alcuni nascevano con dei problemi fisici , altri mentali.
Mio fratello fisicamente sta bene.
Ecco.
Mia sorella è una dark, e credimi è una categoria pericolosissima. Se vuoi te la presto per combattere il fascistello e vediamo chi vince!
Matt, per me va benissimo…
Bisogna solo stare attenti a che non si piacciano e procreino, non oso immaginare cosa potrebbe uscirne.
Precisato ciò proviamo..magari implodono e scompaiono in un buco nero… (tanto il nero sta bene ad entrambi no?) ^^
…pensandoci…io e mia sorella siamo nel limbo di quelli che non sono classificabili…ed andiamo d’accordo…forse siamo da rinchiudere entrambe…
– Annasal: non classificabili eh… la peggior specie!
Sfuggono alle regole e quindi non sono contrastabili efficacemente.
Ma consolati: meglio non classificabili che fascistelli! xD
mine vaganti….ad alto potere deflagrante….
capito va…comincio a pensare a come modificare il template. Ho bisogno di un un rifugio antiatomico nel blog 😛
In aggiunta, come prevenzione estrema, tatuare sul palmo delle manidel fascistello la frase “Sono un coglione”.
In questo modo si possono ottenere in alternativa i seguenti risultati:
– il fascistello fa più il saluto romano
– se lo fa, si palesa per quello che è: un coglione
impedisce il romano saluto o, in alternativa, a palesare per iscritto quello che difatto è a
ops, ho pasticciato nella parte finale del commento.