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Analisi sociale di un voto non politico

30 Mar

Gliel'hanno perdonata, alla fine.
 
Per chi, come me, si chiede come sia possibile che Piemonte e Lazio siano passate al (poco)centro (molta) destra e non sa che rispondere, inizialmente mosso da sconforto.
Per chi non si spiega tutto ciò che sta avvenendo in questo Paese, e lo guarda, attonito, perdere la sua forma di stivale e approssimarsi a quella di banana.
 
Prima di analizzare le questioni Lazio e Piemonte, è bene fare una premessa comune:dal punto di vista politico queste elezioni regionali sono prive di qualsiasi significato, per una serie di motivi.
Innanzitutto perché le persone comuni, causa bagarre su questioni procedurali (liste dentro-fuori, giustizia), non hanno avuto accesso ai contenuti dei programmi elettorali. Ho chiesto a molte persone di mia conoscenza, votanti di centro destra, di elencarmi i punti salienti del programma della Polverini ed ho ottenuto un imbarazzato silenzio, oppure messaggi di propaganda berlusconiana di vecchio stampo. D'altronde la TV non ha minimamente affrontato questi temi, non vi è stato nessun confronto, nessun faccia a faccia; anzi, la preventiva (e prevenuta) chiusura delle trasmissioni di confronto elettorale ha causato un forte danno.
 
Danno a chi? Da qui parte la nostra analisi.
Come è noto, la stragrande maggioranza degli aventi diritto al voto è composta da una massa disomogenea, che forma la sua coscienza politica durante la campagna elettorale. Sono coloro che decidono la sorte dei Governi e dei Paesi.
 Nel caso di specie, nonostante e grazie alla chiusura delle trasmissioni di cui ho accennato, il Sig. Berlusconi ha condotto una propaganda elettorale a reti unificate che ha sicuramente portato alla destra voti importanti. Ha usato i Telegiornali ed ogni spazio messo a disposizione dalle reti Mediaset e dall'appendice Rai, contro ogni regolamento, e la prova è facilmente ravvisabile nella sanzione comminata a TG1 e TG5 dalla Agcom. Sanzione a mio modo di vedere errata nel contenuto, poiché 100.000 Euro è un prezzo che chiunque pagherebbe pur di poter sbandierare i propri colori di fronte a milioni di italiani, senza nessun tipo di contraddittorio o controllo. Sarebbe stato molto più coerente compensare il disequilibrio in favore del PDL con un maggiore spazio alla coalizione di centro sinistra, in questi ultimi giorni di campagna elettorale.
            Un altro elemento di rilievo è la forte astensione. Questo è in verità un elemento trasversale che ha colpito tutti (o quasi) i partiti, ed è il reale vincitore di questa tornata elettorale.
Se pensiamo al Lazio, ad esempio, solo il 60% degli aventi diritto si è recato alle urne. Questo significa che la Polverini e la Bonino hanno attirato circa il 30% dei consensi sul totale, contro un maggiore 40% di elettori che ha voluto non solo non esprimere una preferenza (cosa peraltro possibile in sede di votazione, tramite scheda bianca), ma addirittura astenersi completamente dal farlo. Questo 40% ha compiuto una valutazione di merito: non si sono sentiti rappresentati dalle candidate, eppure oggi una di loro li rappresenta comunque.
 
Tornando ora alle debacle di Lazio e Piemonte, i fattori che hanno inciso sulle due regioni sono profondamente diversi.
In Piemonte la differenza tra Cota e Bresso è stata dello 0,4% in favore del primo. Si può dire che in questa regione, come in tutto il nord Italia, l’ago della bilancia sia stata la Lega, ma anche e soprattutto il sorprendente Movimento 5stelle di Beppe Grillo, che con il suo candidato Bono ha insaccato un eccellente 4,1%. Senza farne una colpa, la quasi totalità dei voti di quest’ultimo sarebbe andata alla Bresso, che si è vista quindi tagliare di netto molti punti percentuali.
Mi chiedo quanti fossero stati informati della possibilità del voto disgiunto, con il quale avrebbero potuto dare la preferenza al partito di Grillo ma il voto di Presidente alla Bresso, visto e considerato che sarebbe stato impossibile vedere eletto il proprio candidato. Mi rispondo quasi nessuno.
Tuttavia, onore e merito ai grillini per quanto fatto, con addirittura uno strabiliante 7% in Emilia Romagna: anche qui voti incassati da elettori di centro sinistra, ma che non hanno danneggiato l’elezione a Presidente di Errani.
In Piemonte, dunque, c’è stata la vittoria dei partiti territoriali, dei movimenti popolari, incarnati da Lega e Movimento 5Stelle, a discapito dei grandi partiti sempre più lontani dalla gente comune.

 Nel Lazio l’elezione della Polverini è faccenda assai più complessa. In parte la candidatura della Bonino è stata un atto di coraggio, che ha spostato l’elettorato moderato di centro sinistra a non votare affatto, e tale circostanza non è stata compensata dal voto dei radicali.
Troppo coraggio non ha potuto pagare alla lunga, soprattutto se gli elettori hanno  candidamente perdonato l’incredibile caos liste creato dal PDL, la vergognosa manifestazione-farsa di Piazza del Popolo, gli insulti gratuiti a magistratura et similia.
Hanno perdonato o sono stati male informati? Analizzando il voto e sezionando il Lazio si scopre che la Bonino ha stravinto in città e molto più che straperso in provincia, laddove probabilmente i lavaggi di cervello televisivi attuati dal PDL hanno fatto più danni.
Il messaggio che è arrivato ai cittadini è stato sicuramente distorto, come è normale che sia quando i mezzi di informazione diventano “mezzi di formazione” ad uso esclusivo di un solo partito.
 
Gli sconfitti di questa tornata elettorale sono i politici (e la politica), il bipartitismo (con il netto passo indietro di PDL e, meno accentuato, del PD), e gli italiani.
Sicuramente c’è da riflettere molto e velocemente, per permettere di avere alternative alle elezioni politiche tra 3 anni, e non solo brutte copie di un’unica, squallida realtà.
Ma altrettanto onestamente bisogna guardare di che pasta sono fatti i nostri connazionali: il signore che salta la fila allo sportello negli uffici postali, il furbetto che sorpassa sulla corsia di emergenza sperando che nessuno lo abbia notato e, nonstante verbale e fotografia recapitati a casa, nega di aver commesso l’infrazione, i milioni di persone uniformati alla spazzatura televisiva che si commuovono per un’esclusione da un reality e poi vanno in piazza a calpestare le immagini di Borsellino.
Il PDL, in persona del suo presidente pro-tempore, incarna perfettamente l’Italia dei furbetti e dei mascalzoni, dell’egoista propenso alla distruzione del diverso, di ciò che è altro e quindi è sbagliato.
 
La sensazione, netta, sconvolgente, è di una enorme quantità di coscienze perse, incapaci di esprimere valutazioni personali, di decidere, e per questo deresponsabilizzati.
E’ il quadro, mal dipinto, di un’Italia che va a fondo, con pochi consapevoli a lottare per rimanere in superficie e molti, troppi, illusi che credono alle favole.
“Non siete su una zattera, ma al sicuro dentro un sommergibile!” urlerà il Capitano, indossando l’unico giubotto di salvataggio.
 

Fin quando a qualcuno verrà in mente di fare domande,
prima che l’acqua si sia presa le risposte e la speranza…
Fino ad allora, forse per sempre … RESISTENZA.

Io non lo voto.

26 Mar

Oggi è più importante scegliere chi non votare.
 
Riassunto

Il centro-destra, dopo aver presentato (anzi non presentato) con colpevole ritardo la lista PDL nel Lazio, sancendo di fatto l'esclusione della stessa, ha organizzato una manifestazione.
Questa manifestazione aveva come scopo radunare un milione di persone e convincerle che l'esclusione della lista PDL nel Lazio è colpa della magistratura comunista.
Il milione di persone non è arrivato (neanche il centomila, se è per questo) nonostante avessero addirittura intimato agli abruzzesi di presentarsi, “perché sennò le case che cavolo gliele abbiamo costruite a fare?”
Nonostante ci fosse un compenso dai 50 ai 100 Euro per la partecipazione (a mio avviso è reato, voto di scambio, reclusione da 6 mesi a 3 anni), con addirittura agenzie interinali al lavoro per garantire il pienone (clicca qui), sms sui cellulari di migliaia di cittadini, treni ed autobus gratuiti.
In piazza hanno comunque annunciato di essere più di un milione: evidentemente avevano già messo in conto tutte le persone che guariranno per mano del premier, visto che ha promesso dal palco di sconfiggere il cancro (clicca qui).
 
Quindi si sono incazzati con la Questura (definita "ubriaca") che ha stimato bonariamente 150.000 presenze.

La Questura è rimasta interdetta, in quanto aveva addirittura gonfiato le cifre per venire incontro al PDL e coprire in parte il flop ("semmai erano di meno e non di più").
 
Berlusconi allora ha iniziato a dire prima NO al confronto diretto chiesto da Bersani, preferendo di gran lunga comparire in tutti i Tg con una lunga telefonata solitaria in cui spara a zero sugli avversari, ripetendo all'infinito la solita tiritera.

Forse non sapeva dove altro andare a parlarne, avendo lui stesso ordinato di chiudere tutte le trasmissioni di approfondimento politico. Per questo è anche indagato a Trani e a Roma per concussione e minacce.

Si legge sul sito dei radicali che nelle edizioni principali dei telegiornali degli ultimi 4 giorni (dal 21 al 24 marzo) Silvio Berlusconi ha occupato da solo il 22,2% del tempo di parola del TG1, il 21,8% del TG2, il 16,6% del TG3,il 56,8% del TG4, il 28% del TG5, l’81% di STUDIO APERTO. Lo ripetiamo, da solo. Ogni volta gli è stata peraltro garantita l’esposizione ripetuta di simboli e candidati.
Contemporaneamente, gli è stato concesso di intervenire telefonicamente –fuori da ogni regola- per 12 minuti ad UnoMattina e per 8 minuti su Canale 5.
Non a caso Tg1 e Tg5 sono stati multati per 100.000 Euro perché squilibrati in favore del PDL, tutti gli altri Tg richiamati per il medesimo motivo. Ma cosa volete che sia una multa, se rapportata ai voti guadagnati con questa becera manovra?
 
Intanto AnnoZero va in onda lo stesso, con una trasmissione epica, autofinanziata che ha fatto segnare un clamoroso 13% di share, a cui vanno aggiunte le centinaia di migliaia di persone connesse ad internet.

Possiamo distinguere l’odore di riscatto che pervade l’aria dopo questa iniziativa, segnando un precedente che speriamo abbia seguito, in mancanza di una televisione pubblica (clicca per tutta la puntata divisa in parti).
 
Il Sig. Berlusconi, ancora, si è rivolto alla candidata del PD in Piemonte, Mercedes Bresso, dicendole "Quando si alza la mattina e si guarda allo specchio si è già rovinata la giornata".

D'altronde è risaputo che lui alle Mercedes preferisce le Escort.
Patetico.
 
Nel mezzo non vi sto a raccontare di un ministro della Difesa che quasi picchia un giornalista, di un altro che tiene occupata una caserma per bruciare centinaia di leggi abolite, delle continue offese ai magistrati e persino a Paolo Borsellino, sbeffeggiato da cartelloni durante la manifestazione, in mezzo a saluti romani e altri obbrobri nazi-fascisti (
post precedente).
Il partito dell'amore, appunto.
 
Conclusioni

Votare Berlusconi non è un atto di coraggio, è un atto di incoscienza. 

Dobbiamo andare tutti alle urne, con un intento che deve essere comune per il bene del paese: mandare a casa questa gente, mandargli un messaggio forte e deciso.
Non votiamo Berlusconi perché: siamo gente per bene, non votiamo un puttaniere, siamo contro la mafia e non riteniamo i mafiosi eroi, rispettiamo le donne, siamo antifascisti e non ci facciamo prendere per i fondelli un'altra volta.

Non lo votiamo perché NON CI RAPPRESENTA, perché noi non siamo così.

Credeteci pure, se vi fa comodo.

5 Giu
Io me ne starei volentieri in silenzio.
E’ l’occasione giusta per non dire nulla, stendere il cosiddetto "velo pietoso" e andarsene al mare in questo primo week end di giugno.
Ma visto e considerato che ci pensano già i piani alti a starsene zitti,beh, la voce la alzo io, che ho ben poca voglia di starmene sul bagnasciuga e lasciare che le poche gocce di democrazia rimaste evaporino.

Odio le persone che abitano questo paese.
E’ un odio misurato e razionale, che riservo a chi non si indigna di fronte all’indecenza messa in mostra in questo ultimo mese; non è quindi un sentimento che nasce dall’istinto di veder finire la carriera politica di questo o quel pezzente che siede sulle lussuose (ma sudicissime) poltrone parlamentari. Nossignori.

Non me ne frega niente delle bambine nude nella Villa in Sardegna, di quello che c’è tra una 18 enne che "vuole fare la modellllllla" e un Nano da Giardino, di quante corna il Nano da giardino abbia o metta.
Non credo siano questioni che rilevano, nè ho tempo di starle a sentire, essendo purtroppo avvolto e coinvolto da altri problemi che per comodità chiamerò Vita.
Leggermente rilevano, le suddette questioni, quando mi dicono che il Nano da Giardino non sarebbe solo un inerme e ozioso accessorio posto su un prato verde, ma, addirittura, si prenderebbe la briga di andarmi a rappresentare in giro per il mondo.
Ecco.
Lì mi girano letteralmente i coglioni.

Scusate se non mi sta bene che un Primo Ministro SETTANTADUENNE frequenti-senta-aduli-inviti una ragazzina appena DICIOTTENNE.
Non ci fa sesso, dice lui. CI MANCHEREBBE, aggiungo io.
Considerando che nei paesi civilizzati (non il Burkina-faso che pure ci sovrasta quanto a livello di democrazia pro-capite) per una nota spese taroccata i ministri saltano ( e cito Libero, che di Libero ha giusto il nome), mi aspetterei come minimo che qui venga giù il Parlamento con tutte le fondamenta.
Invece niente. Anzi, la stampa rossa italiana, dovrebbe vergognarsi! E a ruota anche tutta la stampa estera, che ha architettato questo complotto di livello internazionale! E’ noto, infatti, che introfularsi nelle questioni personali di un Nano ha un rilievo ben maggiore che uno storico discorso di un pur sempre "abbronzato" Barack Obama in Egitto.
Anzi, dietro tutto ciò ci sarebbe addirittura un mandante, e i giornali avrebbero pagato presunti falsi testimoni (vedi ex fidanzato Noemi), anche perchè lui, il Nano, farebbe così (vedi caso Mills).
Strano che i terroristi islamici prendano di mira gli Usa e non Arcore, mi vien da pensare.

Quindi non solo il Nano da Giardino può fare quello che vuole dentro le mura della sua villa, ma visto che questa è in Sardegna e un traghetto potrebbe sempre essere respinto da Maroni, se non affondato direttamente, può anche adibire velivoli di Stato al trasporto di tutto il silicone necessario al festino.
Che poi la questione venga archiviata, perchè c’è il precedente di Rutelli e Mastella che volano a vedere un Gran Premio di Formula 1, è cosa risaputa. Anche se, permettetemi, preferisco un ministro appassionato di Schumacher, che uno arrapato da tetteculiecompagnia.
In ogni caso c’è il lodo Alfano, immunità-impunità al Nano, quindi che discutiamo a fare?
E poi, dove altro dovrebbe andare il Nano? "Roma è sporca e sembra l’Africa", non può accettare che Milano "per il numero di stranieri che ci sono", sembri "una città Africana e non Europea".

Avete fatto caso a quanto le foto di donne gnude in villa, riportino alla mente gli indimenticabili giorni di una manciata di fancazzisti nella casa del Grande Fratello?
E avete notato l’atteggiamento da Tronista del Nano nella questione sorta con la sua ex moglie?
Si che l’avete notato, ma abituati alla visione di certi programmi vi guardate bene dal cambiare canale, curiosi di vedere se ce la farà l’aitante Noemi Letizia ad ottenere un’altra esterna.
Bravi Bravi Bravi!

Io domani voto PD, certo, perchè la mia asticella della decenza ha un livello massimo.
Ed è stato superato.
Domani voto PD, ed è ovvio che io preferisca un partito con una "presunta" carenza di programmi (le cui proposte sensate tutti i giorni vengono bocciate dalla maggioranza), che uno con una CERTA assenza di valori.

Voterò PD soprattutto perchè l’alternativa sarebbe credere non solo che esistano i Nani da Giardino, ma addirittura che si siano messi a governare un paese.
IL MIO.

Chiusura campagna elettorale

12 Apr

Dopo Ciarrapico, la Lega che vorrebbe imbracciare i fucili, gli insulti al Presidente della Repubblica, ieri il Popolo delle Libertà ( vigilate) si è preso la "libertà" appunto di insultare il capitano della Roma Francesco Totti, reo di schierarsi per Rutelli Sindaco. Una bella mossa per recuperare voti nella capitale, anche considerando che il Lazio assumerà un ruolo centrale nell’ambito dello spartimento dei seggi al Senato.

Ho il sospetto che "il principale esponente del partito avversario" porti in dote una tattica ben congegnata: fare di tutto per perdere voti, e vincere con il minimo scarto, in modo da avere una scusa valida nel momento in cui le sue promesse non saranno rispettate.
Che poi a dir la verità quest’anno promesse ne ha fatte poche, rispetto alle nostre abitudini. L’ultima è stata togliere il Bollo dell’auto. Certo. Togliere 3,1 miliardi di Euro alle casse statali. Perchè questa è l’idea di campagna elettorale del centro destra, fare il botto per le elezioni, vincere la partita e non il campionato. Poi quei 3,1 miliardi come li recuperano?Semplice..aumentando il prezzo della benzina in modo esponenziale. Et voilà.

Ieri a Matrix c’è stato un leader che ha parlato di proposte. E un altro che ha continuamente detto le stesse cose, la stessa solfa da decenni, i comunisti di qua e di là che lo circondano, i magistrati che devono essere messi al rogo, il Presidente della Repubblica che è di sinistra e si deve dimettere.
Poi alla fine della trasmissione, quando Mentana cercava di spiegare come votare sulle schede di quest’anno ( che è un problema che lo stesso Silvio aveva sollevato nei giorni precedenti), il Nano è intervenuto, fuori tempo, quando le inquadrature lo avevano già abbandonato; quando sarebbe dovuto uscire dallo studio, è rientrato di prepotenza davanti alle telecamere, e pretendeva di spiegare lui stesso come si deve votare, come mettere la croce. Mania di protaginismo. Mentana, scusandosi, gli chiudeva in faccia le telecamere. Pietoso. ( http://it.youtube.com/watch?v=__gakI-P7jw )

D’altra parte, come ha detto a Vespa giorni fa, porgendogli la mano, lui "odora di santità".

Ma ieri è successo anche altro. Il Nano pone da anni la questione dei brogli elettorali, come il male interno alla sinistra.
Ora due considerazioni. I rappresentanti di lista delle liste del PD e di sinistra, da sempre vanno come VOLONTARI. Berlusconi invece li paga. recluta ragazzi per andare a contestare le schede: come in una guerra li arruola. Secondo voi, uno che è pagato per contestare è più obiettivo di uno che ci va per spirito elettorale?
Altra piccola considerazione. Le schede votate all’estero sono tornate in Italia, e c’era la mano della ‘Ndrangheta sulle schede bianche. In pratica, dietro cospicui pagamenti, promettevano 50 000 voti truccando quelle schede…e indovinate chi hanno sorpreso oggi al telefono con questi bei tizi?  DELL’UTRI. Proprio lui, il braccio destro di Berlusconi, quello del  "Mangano Santo Subito" (in effetti che sarà mai qualche condanna all’ergastolo per Mafia…).
In pratica predicano brogli a sinitra e li fanno loro a destra. Con la piccola differenza che contro di loro c’è un’ inchiesta aperta.
( http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/cronaca/ndrangheta-1/voti-estero/voti-estero.html )

Non so cosa accadrà in questi due giorni. Ma certo ci vuole un bel coraggio a votare quel PDL lì, oltre a una buona dose di incoscienza.
Io spero vivamente che le cose vadano diversamente, e non lo dico per motivi di parte, ma per eliminare completamente un personaggio totalmente malsano dalla scena politica italiana, e respirare finalmente aria nuova, idee nuove, giovani, moderne. Credo che il futuro sarebbe più roseo anche per gli elettori del nuovo centro destra che si andrebbe formando, con un vantaggio generale per tutti, sia per i toni che verrebbero usati, sia per il vento di innovamento che potrebbe levarsi.

Io ci credo; credo che questa volta una giustizia ci sia. E non una giustizia terrena, che puntualmente viene aggirata con le leggi che certa gente si fa per sè e per prescrivere i propri reati.
Non una giustizia divina.
Ma una giustizia popolare, che ridia al paese quello che è del paese!
Perchè forse è vero che i politici sono tutti nel cosiddetto "magna magna", ma per lo meno avrebbe senso votare qualcuno che promette di far ripartire un paese anzichè le farneticazioni di un anziano imprenditore attaccato alla poltrona e ormai attorniato solo da mercenari.
Poi magari sarà difficile, certo, nessuno dice il contrario. Ma difficile è sempre diverso da impossibile, e purtroppo di questi tempi dobbiamo accontentarci delle speranze.
E la speranza oggi si chiama Partido Democratico, perchè, per quanto se ne dica, rappresenta la novità, la differenza, la possibilità appunto.

Qui allego ora un link ad pdf che potete scaricare: un elenco di tutti i militanti dei vari partiti che hanno la fedina penale sporca.
Guida il PDL con 56, poi il PD con 18 (ma reati molto meno gravi), e gli altri sotto i dieci anche perchè più piccoli. L’unico esente è l’Italia dei Valori di Di Pietro, uno che predica bene e razzola benissimo.
Se volete fare una scelta di questo genere, date un voto al Buon Totò, perchè merita.

Il file pdf qui —–> http://www.ilcannocchiale.it/blogs/allegati/FEDINE_PENALI.pdf

Bene, dovrebbe essere tutto.
Qualunque cosa vogliate votare, votatela. Il voto è utile perchè lo decidiamo noi. Partiti, partitini, sempre voto è.

Auguro a tutti un bel fine settimana, e speriamo di svegliarci martedi in un paese svecchiato.
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